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Trasduttori: come proteggerli dal bio-fouling

antiveg
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Dopo un lungo periodo di inutilizzo dell’imbarcazione, equipaggiata con un trasduttore passante o di poppa, può succedere che si crei qualche problema nella lettura dello scandaglio in navigazione. Quali sono le cause e quali rimedi mettere in pratica?

E’ naturale che, se non si usa la barca per parecchio tempo, può succedere che il bio-fouling che si genera sulla parte immersa dello scafo crei qualche problema. Le ragioni per cui può accadere che non si riesca a ottenere una corretta lettura degli ecogrammi, in velocità, possono attribuirsi alla formazione di concrezioni in carena che generano scie di turbolenze che investono il trasduttore o alla presenza di bio-fouling proprio sulla parte emittente, che, in movimento, tende a formare schiuma che blocca la trasmissione del segnale. In entrambi i casi è indispensabile provvedere alla pulizia della carena per rimuovere meccanicamente il materiale che si è creato, con particolare attenzione quando operiamo sul trasduttore stesso, per non comprometterne l’integrità.

trasduttore passante

In genere, i trasduttori passanti, scarsamente soggetti alla luce, subiscono poco l’effetto della proliferazione di alghe e microrganismi, ma possono subire gli effetti delle turbolenze generate dalle incrostazioni

Purtroppo, una volta che ciò accade, il rimedio estemporaneo è solo quello di una buona pulizia, oltre che un uso più frequente dell’imbarcazione. Per ottenere una protezione durevole, invece, bisogna procedere ad una accurata posa di vernice antivegetativa sull’opera viva della barca, effettuata con più mani incrociate, e alla verniciatura del trasduttore con una vernice specifica, studiata appositamente per prevenire ogni formazione e allo stesso tempo non danneggiarlo, oltre a essere trasparente alle emissioni acustiche.

antivegetativa per trasduttori

Antivegetativa all’acqua, specifica per trasduttori: tra tanti pregi anche quella di essere ecologica

Questa vernice è a base di acqua e, quindi, esente da solventi dannosi oltre che da biocidi a base di ossidulo di rame, che potrebbe reagire con le parti metalliche del transducer. L’efficacia delle vernici antivegetative nel tempo dipende dalla temperatura dell’acqua, dalla luce e, soprattutto, dalla presenza di nutrienti nell’acqua che aiutano la crescita dei microrganismi. Inoltre, il periodo estivo  è quello decisamente più difficile, mentre in inverno la proliferazione di alghe e microrganismi è molto più contenuta.

Umberto Simonelli