di Dario Limone
Finalmente la stagione balneare si sta concludendo e presto ci riapproprieremo delle nostre spiagge …
Le spiagge libere da vacanzieri e le temperature che permangono miti, renderanno estremamente piacevole scendere in spiaggia e anche le notti non saranno impegnative.
E’ il momento in cui gli sparidi grufolatori si mettono in moto i nei bassifondi costieri sabbiosi, dove l’attività trofica è ai picchi stagionali.
E questo è il momento migliore per l’incontro con l’orata da trofeo .
Una reale possibilità anche per i meno esperti a cui è dedicato questo articolo.
Qui di seguito proporremo, infatti, una serie di informazioni di carattere generale, utili per gli amici alle prime armi .
La pesca all’orata tra settembre ed ottobre non dovrà mirare alle catture multiple, ma a quelle selettive di esemplari di grossa taglia.
Per tale motivo dovremo useremo un’attrezzatura idonea, e soprattutto bocconi specifici per il grande incontro.
Attrezzature
La scelta di una canna prestante si farà valere quando le orate stazionano a distanze più importanti
Le canne dovranno avere un range di potenza di almeno 150gr, e reggere lanci ben impostati per far volare sulla media e lunga distanza i nostri bocconi.
A differenza dell’estate, in autunno le orate sono un po’ più distanti da riva, per una maggiore stabilità termica dell’acqua, non ancora rimescolata da mareggiate importanti.
I mulinelli saranno della misura dal 7000 in poi, caricati con filo dallo 0,22 allo 0,25.
Non è consigliabile avere in bobina lenze madri esasperatamente sottili, guadagneremo sicuramente più metri, ma rischieremmo di non recuperare il pesce importante che potrebbe capitare.
Terminali
L’arenicola non di rado è irresistibile anche per l’orata
I terminali, saranno realizzati rigorosamente in fluorocarbon, non tanto per la minor visibilità, ma soprattutto per la sua maggiore resistenza all’abrasione.
Per lanciare lontano, converrà usare un solo amo, con un bracciolo tra 2mt e 4 mt , connesso ad un minitrave.
Il diametro del terminale partirà dallo 0,25 a salire. Gli ami rigorosamente beak, e di misura mai inferiore al 4. Meglio un bel 2!
Esche
Il granchio … esca al top !
Le esche saranno proporzionali all’ipotesi di cattura, anche se la fragile ed esigua arenicola non è disdegnata nemmeno dalle BIG.
Il bibi, il cannolicchio, il verme di Rimini, l’americano sono quelli usati maggiormente con successo.
Tra le esche alternative, reperibili in natura, merita la menzione , il murice mentre invece è tassativamente vietato avvalersi dell’oloturia, che è super protetta.
L’orata è un tritatutto, che non disdegna nemmeno il filetto rovesciato di sardina o il trancio di calamaro.
Ma il re indiscusso per osare alle big è lui… il granchio. Reperirlo è impegnativo, ma non teme confronti.