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Il termostato … cos’è? (e a cosa serve …)

di Umberto Simonelli

Parliamo di motori e, nello specifico, di fuoribordo, occupandoci di un argomento legato alla manutenzione, spesso molto controverso tra i diportisti.

Tra i problemi legati all’uso, uno dei particolari importantissimi che dovrebbero essere sempre oggetto di manutenzione accurata e puntuale ci sono i termostati.

Il termostato è una sorta di regolatore di flusso capace di controllare la quantità di acqua che circola nel circuito di raffreddamento in base alla temperatura del motore stesso.

 

 

Come “termostato” infatti  svolge proprio il compito di far funzionare il gruppo termico ad una temperatura sempre costante.

Infatti oltre alla temperatura dell’acqua del mare che può variare rapidamente durante la navigazione, cambia anche la portata a seconda del regime di rotazione del motore.

Grazie ad un componente interno, che si espande quando si riscalda e si contrae raffreddandosi, il termostato apre, parzializza o chiude un passaggio regolando così il flusso e di conseguenza la temperatura del motore.

 

Ecco un termostato: sono più o meno quasi tutti simili anche per marchi diversi

 

Perché è installato?

Il termostato che, come avrete capito, è un componente meccanico è un elemento indispensabile perché fa si che la temperatura di un motore endotermico sia il più costante possibile, fatto che è una inderogabile necessità tecnica.

All’avviamento il motore freddo deve poter entrare in temperatura e quando si scalda non deve soffrire shock termici che danneggerebbero i materiali.

Oltretutto dei cilindri che lavorano troppo freddi soffrirebbero il fatto che la miscela aria-benzina condensi sulle pareti, con l’aumento dei consumi, la diminuzione del rendimento, una carburazione errata e poi anche danni alle fasce ed altro ancora.

Oltretutto la sua presenza regola anche la velocità di scorrimento dell’acqua nel circuito di raffreddamento creando così le condizioni ideali di scambio  del calore.

 

 

Leviamo il termostato?

Molto spesso meccanici improvvisati o avventurieri del fai da te, quando il motore soffre problemi di surriscaldamento risolvono il problema elininandolo.

Convinti che alle nostre latitudini sia omettibile e vantando anche un aumento di rendimento, (soprattutto nei propulsori più piccoli) grazie alla minor fatica che la pompa deve affrontare.

 

Il corretto raffreddamento del gruppo termico contribuisce a ridurre l’usura generale e l’incidenza di guasti.  Anche l’elettronica nei motori moderni è raffreddata dall’acqua .

 

Fesserie tecnologiche, dannosissime e solo in caso di guasto irreversibile del termostato e mancanza del ricambio ed in via super temporanea si può disinstallarlo.

Creare un danno da shock termico, specialmente nei motori più tecnologici è un attimo.

Come garantire il buon funzionamento?

Il termostato è un bene di consumo e va messo in conto che dopo un certo numero di ore vada sostituito.

Però è possibile aumentarne la durata con pochi e semplici accorgimenti.

In prima battuta è buona regola non spegnere mai il motore ubito dopo la fine della planata, ma farlo girare un po’ al minimo per equilibrare la temperatura ed evitare che precipitino i sali disciolti nell’acqua che spesso intasano i passaggi e bloccano la meccanica del termostato.

 

Sono evidenti i depositi presenti nella sede del termostato, malgrado  questo motore sia stato sottoposto ad una manutenzione molto frequente,

 

La manutenzione frequente con la pulizia del meccanismo è una garanzia di funzionamento nel tempo.

E’ possibile verificare che il termostato funzioni immergendolo in un pentolino di acqua calda a temperatura sopra i 90° : il termostato si estrofletterà per poi ritrarsi al suo raffreddamento.

Se ciò accade può essere rimontato tranquillamente ed un bagnetto in acqua e aceto non potrà che fargli bene.

Se non accenna a dilatarsi va cambiato, ma attenzione deve essere sostituito non solo con un componente originale ma specifico per l’esercizio alle nostre latitudini.