Traina col Vivo

Pesci svogliati …. ma esistono?

Di Umberto Simonelli

Quante volte si sente parlare di pesci svogliati, perché a detta di qualcuno questi animali non hanno voglia di mangiare e rimanere così attaccati a da un amo.

Molti si chiedono perché e cosa fare … quando lo scandaglio, il nostro occhio subacqueo, svela la presenza delle supposte prede, ma queste non ci si filano proprio.

Allora parlare di pesci “svogliati” è un modo colorito ma scorretto per definire pesci in stasi alimentare.

Attribuire similitudine umane a degli animali come i pesci è fuorviante oltre che sbagliato.

Perché non è che ci troviamo di fronte al “bimbo sul seggiolone” che non vuol mangiare e ci sembra svogliato; ma forse, nel bimbo, oltre alla possibile pigrizia, c’è anche qualcosa di biologico che ne lo rende inappetente.

 

Sempre più spesso i momenti propizi tendono a ridurre la loro lunghezza e gli attacchi meno aggressivi

 

Per i pesci è lo stesso… ma non ci sono pesci fannulloni, che non “gli va” o inappetenti.

E alla fine, fare “l’aeroplanino” come ai bimbi è inutile, ammesso che ci sia un aereoplanino da fare con i pinnuti.

I pesci sono animali di un altro mondo e poco hanno in comune con i comportamenti “terrestri

Infatti non a caso ai pescatori con una marcia in più si dice che “pensino” come i pesci.

Nessuno di noi sa quale meccanismo realmente cadenzi l’attività trofica dei pesci, che hanno delle vere e proprie finestre temporali durante le quali entrano in attività.

Luna, maree, fotoperiodo, temperatura dell’acqua, tutte variabili che influiscono sui momenti in cui si innesca una catena alimentare che coinvolge un po’ tutti pesci e questo fenomeno si evidenzia in tutte le tecniche, dalla pesca dalla spiaggia, alla traina alla pesca ai cefalopodi.

I periodi di stasi, lo avrete notato in molti, spesso riguardano anche i pesci più piccoli, compresi i disturbatori e sembra che il mare si sia svuotato.

 

Durante il pieno di luna l’attività trofica dei pesci, nelle prime ore del giorno, è ridotta

 

Cosa fare

In realtà in tanti anni di pesca e di traina, la soluzione finale non è stata trovata… o meglio noi non l’abbiamo.

E in alcune tecniche non resta che insistere aspettando che qualcosa cambi.

Nella traina, con esche vive, di certo dobbiamo assicurarci prima di tutto di avere una presentazione impeccabile che dia alle esche vive la possibilità di essere più naturali possibile.

Con questo non si intende solo un nuoto dritto e bilanciato, ma anche un grado di libertà tale da consentirgli tentativi di fuga convincenti, ad esempio.

E quindi attenzione a velocità e lenze: un’esca trainata velocissima non sempre è in grado di muoversi e una lenza di grande sezione, frena le reazioni.

 

A volte sembra che le esche più infallibili non riscuotano più interesse

 

Controlliamo che l’esca navighi alla quota desiderata,  e che non ci siano elementi di disturbo come i rumori e le ombre.

Cambio di passo

Spesso in un momento di stasi insistere su un branco di pesci con la stessa esca per ore significa garantirsi il cappotto.

E’ più proficuo andare via e tornare dopo qualche ora, perché l’esca più bella del mondo trainata avanti ed indietro tutto il tempo è dimostrato ottenere il risultato inverso.

Cambi di vento e di corrente invece possono essere il momento giusto, così come lo sono i cambi di luce.

 

Cambiare totalmente esche può essere una soluzione

 

Purtroppo risolvere una pescata può essere possibile solo con molta determinazione e anche con sacrificio, impiegando molto tempo.

Un’esca insolita, o almeno diversa, può stimolare un predatore a cui si propongono sempre le stesse “seppie” alla stessa velocità.

Ed anche i cambi di assetto, come variazione della zavorra e della lunghezza dei terminali possono essere una strategia.

 

La ricciola è campione del mondo nell’ignorare gli inganni migliori e poi nelle finestre di attività perde ogni sospettosità

Ricordiamo che lunghezze e peso sono elementi determinanti per il controllo dell’esca

In ultimo, non tralasciamo gli stop&go e le variazioni di velocità, perchè  possono dire la loro.

Tentativi che non sempre risultano efficaci , ma, alla fine  non è detto neanche che debba vincere sempre il pescatore …