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L’editoriale di Agosto

Devo confessare che ho dovuto riscrivere, quasi di sana pianta, l’editoriale di questo mese e per puro caso non l’ho pubblicato nella sua prima stesura.

Il tema era, neanche a farlo a posta, la chiusura della stagione di pesca al tonno che, incredibilmente in questo 2023 si stava facendo attendere.

Un prolungamento inaspettato considerando il fatto che, oramai, eravamo tutti abituati all’esaurimento delle quote già ai primi di Agosto, il 4 e il 5, come successe nel 2021 e nel 2022, per non parlare della chiusura record del 2020 che fu sancita addirittura il 18 di luglio.

Non ho fatto in tempo a buttare giù qualche ipotesi (non tutte benpensanti, lo ammetto) che potesse dare una giustificazione a questo ritardo che, poco prima di mandare on line lo scritto, malgrado il momento di ferie e la giornata di vigilia del Ferragosto, la notifica di un messaggio, mi ha portato, fresca di stampa, l’ordinanza di chiusura.

Segno che le istituzioni dellla pesca, non vanno in vacanza.

Ed è così che dalle 20 di ieri 14 Agosto, quindi, stop al prelievo dei rossi e via al catch & release, fino al 31 dicembre.

Prendendo in prestito il commento di un caro amico, possiamo dire che “è finita prima ancora di cominciare” e potremo anche replicare che è stata una storia “breve ma molto intensa”.

Il documento recita che lo stop è stato emesso al raggiungimento del 95% delle quote per non correre il rischio di sforare …

Neanche avessimo un sistema di controllo così preciso e capillare.

Premesso che dobbiamo anche ammettere che se potessimo contabilizzare i prelievi non dichiarati sicuramente il 5% di sicurezza andrebbe a farsi benedire.

E c’è però anche da aggiungere che se la quota attribuita ai ricreativi è di 22.665 kg, stimando una media di 50 kg a tonno, diciamo che i tonni prelevabili, pesce più pesce meno, dovrebbero essere 453 e  …. un pezzetto.

Quindi ad oggi i tonni catturati in tutta Italia dovrebbero essere 430,35, con un saldo di 22,65 di sicurezza.

Non so a Voi, ma a me tutta questa storia fa sorridere, anche se con un po’ di amaro in bocca.

L’ho detto anche in altre occasioni, certamente non c’è nessuna legge che garantisca il nostro diritto a pescare i tonni e quindi, alla fine, forse ci si potrebbe anche reputare fortunati di questa elemosina.

La morale è che la pesca ricreativa ha il ruolo di Cenerentola e che la nostra “carrozza” si trasforma in zucca sempre molto prima della mezzanotte e che non abbiamo ne fate e ne principi azzurri che ci vogliono bene.

Buone vacanze a tutti !