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Drifting al tonno: parliamo di lenze, terminali, ami & inneschi

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Drifting al tonno: parliamo di lenze, terminali, ami & inneschi

Di Umberto Simonelli

Per chi fosse alle prime armi e, in questo momento di “calma” in cui la pesca è chiusa, volesse approfondire le tematiche della tecnica del drifting, qui di seguito analizzeremo uno degli argomenti più dibattuti: lenze, ami, terminali e inneschi …

Nel drifting pesante, il ruolo principale lo giocano le parti “vive” dell’attrezzatura: lenza, terminale e ami, che sono gli elementi meccanicamente più delicati perché si confrontano direttamente con il pesce, sopportando trazione stress ed abrasione

La lenza

Il filo con cui caricheremo i mulinelli deve essere tassativamente un prodotto di qualità senza compromessi; inutile e controproducente acquistare prodotti a buon mercato: non solo ce ne potremmo pentire amaramente, ma la rottura della lenza durante il combattimento può essere molto pericolosa; oltre al fatto che si corre il rischio di far andar via un pesce con molti metri di filo in bocca, che ne decreterà la morte, l’improvviso cedimento può far perdere l’equlibrio all’angler con il rischio di pericolose cadute.

mulinello alutecnos

Un buon mulinello, dell’ottimo filo ed un amo ben affilato sono un trinomio perfetto a cui non si deve rinunciare

Quindi, è necessario nylon eccellente che, grazie alla sua elasticità, che non dovrà essere eccessiva, ci concederà un buon margine di errore, sarà in grado di resistere alle abrasioni ma anche di avere un’ottima tenuta al nodo. Il carico di rottura consigliato è quello dalle 50  alle 80 lb, più che sufficienti per aver ragione dei tonni presenti nelle nostre acque .

Doppiatura e terminali

Lo composizione classica basa le sue origini sul retaggio delle regole IGFA e delle regole agonistiche in genere, che prevedono una doppiatura della lenza madre ed un terminale, con una architettura e delle misure stabilite. Di fatto la doppiatura della lenza in bobina è un escamotage per poter avere un maggior carico di rottura negli ultimi momenti del combattimento, tanto da poter forzare il pesce con minor rischio possibile, fino ad avere in bobina il terminale che quasi mai scende sotto le 100lb. Fin qui lo standard, ma nella pesca ricreativa non è “peccato” destabilizzare le convinzioni più radicate adottando soluzioni innovative. Da qui nasce una soluzione semplice ed efficace che prevede una connessione diretta tra terminale e lenza madre con un nodo yucatan, un allbright o un più performante bimini special, limitando la lunghezza della doppiatura (o eliminandola del tutto) a vantaggio di quella del terminale. Ma anche un ottimo wind-on può essere una soluzione estremamente vantaggiosa.

tonno drifting

Catturare un tonno di taglia non è uno scherzo, anzi può essere anche pericoloso se l’azione di pesca non è perfettamente organizzato e lenze e terminali super collaudati.

Doppia scelta

Stabilito il metodo di connessione, avremo più di una opportunità per costruire la parte finale. Potremo realizzare un lungo terminale con nylon, possibilmente dicroico, a cui applicheremo direttamente l’amo provvisto di girella che servirà per scaricare le torsioni dell’esca in corrente e quelle durante lo strike. Altrimenti, potremo connettere al nylon, tramite una girella, uno spezzone di fluorcarbon, della lunghezza della canna, a cui sarà legato l’amo. Le due soluzioni sono entrambe valide perché consentono una ridotta visibilità e un movimento dell’esca molto naturale. I tonni sono molto selettivi e sanno riconoscere benissimo un boccone di pastura da un innesco e, quindi, bisogna puntare non solo sulla invisibilità del terminale ma anche alla sua credibilità, ovvero di essere simili al brumeggio in corrente.

Ami

ami tonno

Gli ami da tonno devono essere  robusti, per non cedere sotto una forte trazione, ma allo  stesso tempo dotati di un filo ineccepibile, per penetrare a fondo rapidamente senza lacerare i tessuti

Molta la teoria sugli ami e, effettivamente, fare una scelta serena è complicato soprattutto se si è alle prime armi; pertanto è bene fare delle premesse. Se il nostro fine è solo il prelievo, potremo avvalerci di ami classici a curva ampia e comunque di taglia adeguata anche alle esche che useremo. Diversamente, se pensiamo di praticare anche il rilascio, il circle hook è una scelta obbligata, questo solo perché questa tipologia di ami si ferra nella bocca del pesce in modo solido ma non letale. Oltretutto, il circle allama il pesce esternamente, in modo tale da far rimanere il terminale lontano dall’azione abrasiva della bocca; ciò consente di diminuire drasticamente la sezione del filo.  L’importante, comunque, è la qualità del materiale di costruzione e del processo di affilatura della punta. Il palato del tonno è molto duro e l’infissione dell’amo non è sempre perfetta e non è raro che si perda un pesce perché allamato malamente. Possiamo legare gli ami o usare le connessioni a crimpare che, oltre ad essere molto sicure, in caso di rottura della lenza, nel tempo con l’acqua di mare si corrodono, con minimo danno per il pesce.

Esche& Inneschi

La sardina è l’esca per eccellenza nel big game e il modo di innescarla ha sbizzarrito la fantasia di molti anglers. Come dicevamo prima, l’obbiettivo sarà quello di far stare in acqua gli inganni nel modo più credibile e naturale possibile, facendo in modo che la differenza tra il movimento della pastura e le esche stesse sia minima. Il più classico è quello della sarda innescata intera con l’amo che “abbraccia” la lisca, cosa che le conferisce in acqua un assetto molto simile alle sarde che scendono libere. Poi ci sono i classici inneschi a ciuffo, a T, ma quello che nel recente anno di pesca ha fatto registrare un buon gradimento e stato quello con la sarda senza testa, magari resa più solida da qualche giro di filo elastico.

innesco driftinginnesco driftinginnesco driftinginnesco drifting

Ecco un panorama di inneschi classici, dal “mazzetto” all’innesco a “T” fino al trancio che aggiunge al richiamo visivo anche quello olfattivo, dovuto ai fluidi rilasciati attraverso il taglio

Anche innescare su ami  relativamente piccoli dei tranci, dello stesso calibro della pastura ha avuto ragione di tonni particolarmente diffidenti.