L’ALTRA ATTREZZATURA
Di Dario Limone
Per una battuta di pesca, oltre alle condizioni meteo-marine, dobbiamo considerare anche come organizzare l’equipaggiamento di pertinenza. Perché per fare del surf serio, e stare diverse ore in pesca in condizioni difficili, è necessario non trascurare la nostra comodità.
La pesca dalla spiaggia prevede l’uso di un corredo pescante completo, dove ogni elemento concorrerà all’esito finale.
Tralasciando canne e mulinelli, sui quali si sono spesi fiumi d’inchiostro,vediamo insieme, come una sorta di chek list, quali sono gli altri elementi che ci faranno compagnia nelle nostre battute di surfcasting

Un cassone dotato di supporti a spalla: un compagno d’avventura nelle notti invernali alla ricerca di grandi prede
Premettiamo che si può affrontare una battuta di pesca anche con una bobina di filo, qualche amo, e un paio di piombi, tenuti nella tasca del giubbino.
E’ obiettivamente fuori discussione,che avere tutto ciò che occorre, protetto da sabbia e umidità, può fare la differenza durante le sessioni di pesca più impegnative, quando l’evolversi della mareggiata ci costringe a continui adattamenti di lenze e terminali.

Un gran numero di travi e di finali ordinatamente posti all’interno dello scomparto di un equipaggiatissimo cassone
Il cassone poi, dotato magari di supporti a spalla, è di una comodità estrema per percorrere lunghi tratti in spiaggia senza affaticarsi eccessivamente, ed è una valida protezione per le apparecchiature che ci portiamo dietro, tipo smartphone, macchine fotografiche e telecamere.
La Serbidora
Non si sa chi l’abbia inventata, ma sicuramente qualcuno che teneva all’integrità della propria schiena e delle proprie ginocchia. E’ un accessorio indispensabile per una lunga battuta di pesca.
Rappresenta un piano d’appoggio per tutto, ci consente di poter lavorare con postura eretta, evitandoci in tal modo continue flessioni al suolo. Sono da preferire quelle larghe con vari scomparti all’interno, dove disporre tutto l’occorrente.
Seduti è meglio
La sedia, se non si è in gara, è fondamentale. Spesso non possiamo sederci sulla sabbia, perché è umida.
La sue caratteristiche sono la resistenza, la leggerezza e si deve poter piegare per essere contenuta in una sacca, simile a quella porta canne.
Sembrerà paradossale per una tecnica che vuole il dinamismo come fattore fondamentale, ma poter stare seduti, aumenta la lucidità e i tempi di reazione.
La tenda
Realizzare un riparo durante le serate più fredde, è stato motivo di ingegno dei primi pionieri del surfcasting, che con un telo e qualche picchetto, costruivano con materiali poveri quella che oggi sarebbe diventata la “tenda da pesca”.
Farne a meno, nelle notti invernali, risulta praticamente impossibile. La si trova oramai anche negli store all’ingrosso di articoli sportivi, leggera e facile da installare,dovrebbe salire sulla nostra macchina prima ancora delle canne.