Non di rado quando si pesca a bolentino capita, soprattutto se si insidiano orate e saraghi, maggiormente usando esche come tranci di sarda, tranci di calamaro o i cappellotti, che pesci di piccola taglia aggrediscano le esche prima di quelli più grandi, rendendole inutili. Cosa e come è possibile fare per limitare i danni?
I piccoli pesci, altrimenti detti “pesci disturbatori” sono spesso un problema per chi pesca a bolentino con esche di piccole dimensioni e consistenza morbida, facili da aggredire.
Oltretutto, questi pesci vi si avventano in branco riducendole in breve a mal partito. Purtroppo non c’è molto da fare; migliori risultati li potremo ottenere orientandoci sui bocconi più sodi e consistenti o addirittura di dimensioni maggiori.
Questo fa sì che l’inganno si mantenga comunque attrattivo per maggior tempo prima di essere inutilizzabile. In alcuni casi sarà utile qualche giro di filo elastico per rendere più compatti gli inneschi o, addirittura, si potrà cambiare totalmente tipo di esca ricorrendo a cambiamenti radicali.
Potremo abbandonare le soluzioni classiche per passare all’innesco di bivalvi come cozze e cannolicchi, con tutto il guscio.

Questa alternativa è validissima per saraghi e orate; sono quelle che chiamiamo “esche corazzate” e sono un espediente assai efficace.
Oltretutto, rappresentano un boccone molto appetibile e a buon mercato a cui i nostri sparidi, annoverandole nella loro dieta usuale, non sapranno rinunciare
Michele Prezioso