Magazine Nautica

Impianti di bordo: le prese elettriche

di Umberto Simonelli

Nelle nostre barche cresce sempre di più l’uso di strumenti ausiliari come i pasturatori o dei mulinelli elettrici.

Tutte attrezzature che necessitano di un punto di alimentazione efficiente stabile e sicuro.

Un’alimentazione inadeguata, con contatti incerti, incapace di sostenere i picchi di corrente generati, ad esempio, da un mulinello elettrico alle prese con una preda impegnativa, non solo può essere dannosa agli attrezzi stessi, ma può risultare anche pericolosa.

In mare energia elettrica, soprattutto quella continua delle batterie, umidità ed ossido, non vanno granché d’accordo e realizzare dei punti presa dove applicare gli attrezzi elettrici può non essere semplicissimo.

Soprattutto l’ossido è un nemico micidiale dei contatti mobili, per cui non sarà necessario solo scegliere i prodotti adatti ma sarà indispensabile montarli e manutenerli correttamente.

 

Il posizionamento

 

 

Prima di iniziare qualsiasi lavorazione, sarà necessario ragionare sulla distribuzione delle prese.

Decisione da prendere a seconda non solo dello scafo, ma soprattutto dell’uso a cui saranno preposte.

Per l’alimentazione dei pasturatori automatici, è bene individuare almeno due punti da usare a seconda della corrente in gioco durante la pesca.

Per i mulinelli elettrici, la scelta è individuale perché dipende dalle dimensioni del pozzetto e dalle postazioni realizzabili.

Certamente un paio di prese a murata non guastano …

 

L’impianto

Un consiglio pratico che riteniamo fondamentale è quello di non improvvisare con cavi elettrici derivati dal punto più vicino.

E’ un errore comunissimo da evitare; ne va dell’efficienza ma soprattutto della sicurezza.

Soprattutto è importantissimo usare cavi nuovi, meglio se del tipo stagnato, che resistono all’ossidazione e soprattutto di sezione adeguata.

 

 

Altra dritta è quella di posare una linea per ogni presa, scartando l’ipotesi di derivazioni strada facendo.

Se ne guadagna in affidabilità, perché un guasto sul punto comune bloccherebbe tutte le prese a seguire, rimandandoci a casa con le pive nel sacco.

 

Prese & spine

Nel settore nautico troviamo in commercio una miriade di pese bipolari (+ e -), in ottone cromato, in plastica, con guarnizioni, a vite e molto altro.

 

 

Per la nostra esperienza la migliore soluzione, adottata oramai in modo diffuso, è quella di usare delle prese e spine per uso INDUSTRIALE, specifiche per  bassissime tensioni, la cui funzionalità è garantita oltre ad essere pratiche, disponibili in varie fogge e soprattutto avere un costo molto basso.

Parliamo di prese e spine, caratterizzate dal colore viola, che per convenzione internazionale individua l’uso in bassissima tensione, capaci di sostenere, a seconda dei modelli, passaggi di corrente di 16 e 32 Ampere.

Sono ovviamente irreversibili e le prese sono disponibili in molte fogge, capaci di rispondere a tutte le esigenze di installazione, ad incasso, a parete, volanti ed altro ancora.

Oltretutto sono realizzate in modo da essere abbastanza resistenti negli ambienti umidi e pur non essendo specifiche per il mare funzionano a lungo.

Con l’espediente di usare capicorda a puntale per le connessioni dei cavi nei morsetti e, una volta serrati questi ultimi, proteggerli con una pennellata di grasso marino blu, il funzionamento è assicurato.

 

 

Per gli spinotti interni il CRC 6-66  ci garantirà una protezione molto efficace.

L’importante è posizionare le prese in posti protetti tanto dall’acqua piovana che dagli spruzzi di acqua di mare.

La manutenzione periodica farà il resto.

 

 

Cavi e protezioni

Oltre la soluzione dei cavi stagnati, determinante nel lungo periodo, ma che possono essere sostituiti anche dai gommati standard, più soggetti all’ossidazione, è importante proteggere gli impianti con fusibili o termici adeguati.

La scelta delle sezioni sarà determinata dall’uso e dalle lunghezze dei cavi, ma riteniamo che usare sezioni di 4 mmq, sia il miglior compromesso per distanze entro i 6/8 metri dal punto di allaccio, che sarebbe opportuno coincidesse con la batteria servizi.

Meglio non sovraccaricare un impianto esistente, magari non previsto per questa esigenza.

E’ importante quindi installare delle protezioni in partenza per ogni linea che possono essere dei semplici fusibili o delle protezioni riarmabili.

 

Queste ultime in particolare sono molto convenienti perché a dispetto dei fusibili, non c’è bisogno di ricambi, ma devono essere di qualità.

Prodotti economici possono essere rischiosi, intervenendo in ritardo o non riarmandosi più.